Servi di Dio
P. JULES GARRIGUES C.M. e COMPAGNI MARTIRI


N.B.: Il Processo di Beatificazione Garrigoues e Compagni Martiri
(tra cui P. MAURICE-CHARLES-PASCAL DORÉ C.M.; P. PASQUALE RAFFAELE D'ADDOSIO C.M.; P. ANTONIO CLAUDIO CHAVANNE C.M.; P. NIE' PIETRO C.M.)
fu presentato nel 1936 alla Congregazione dei Santi.

P. JULES GARRIGUES C.M.
Nato a Saint-Sernin de Gourgoi, Tarn (Francia) il 23 giugno 1840
Martirizzato a Pechino il 14 giugno 1900


Breve descrizione delle cause del martirio e del modo in cui è avvenuto:

Uomo di grandi virtù, apostolo virtuoso, era chiamato il "San Vincenzo Vivente", umile e zelante. Aveva sognato fin da giovane di donare la sua vita per l'evangelizzazione dei cinesi e giunto in Cina si donò completamente per tale annuncio fino al sacrificio della sua vita.
Parroco nella Parrocchia di S. Giuseppe a Pechino, durante la persecuzione dei Boxers, fu massacrato il 14 giugno 1900 a colpi di bastone davanti alla pagoda di Loungfousse, successivamente venne bruciato.

 


P. MAURICE-CHARLES-PASCAL DORÉ C.M.
Nato a Parigi il 15 maggio 1862
Data della professione temporanea e perpetua: 27 settembre 1882
Martirizzato a Pechino, 15 Giugno 1900

 

Breve descrizione delle cause del martirio e del modo in cui è avvenuto:

Curé de la paroisse de la paroisse Notre-Dame-des-Sept-Douleurs à Pékin, le P. Doré fut un missionnaire tout dévoué à l'apostolat et au soin des fidèles qui lui étaient confiés, quoiqu'il fut, dit-on, d'un caractère plutôt irascible.
Lorsque la persécution éclata, le P. Doré alla au Pé-tang où il se sentait plus en sécurité et il y resta une nuit. Mais le jour suivant, il dit à un de ses serviteurs : "L'évêque veut que je retourne parce qu'il est de mon devoir d'aider mes chrétiens et de les encourager. Je suivrai l'ordre de l'évêque." Il se prépara à la mort, puis il se tailla la barbe pour qu'il ne soit pas reconnu par ses persécuteurs et retourna dans sa paroisse. Invité à aller chercher un refuge ailleurs par un de ses serviteurs, il répondit: "Non, je ne partirai pas. Je resterai ici. Que la volonté de Dieu soit faite." Il avait pensé un moment à se défendre par les armes, puis réfléchissant, il dit: "même si je réussissait à tuer un Boxer, je mourrai quand même. Il vaut mieux que je me conforme à la volonté de Dieu". Il pris les deux pistolets qu'il avait avec lui et les mit sous clef dans une armoire de sa chambre. Il recommanda aussi à ses proches de ne pas utiliser les armes pour se défendre
Le 14 juin au soir, il se trouvait dans l'église avec les chrétiens qu'il avait invité à se rassembler. Vers minuit, les Boxers arrivèrent et mirent le feu aux bâtiments paroissiaux. Le P. Doré eut le temps de sonner trois coups de cloche, puis il fut grièvement blessé et achevé sur place, et son corps brûla dans l'église en flamme. Une cinquantaine de chrétiens moururent avec lui. Son évêque, Mgr Favier, C.M., témoigna de la mort du P. Doré et de sa volonté de remettre sa vie entre les mains de Dieu, en se dépensant au service des chrétiens qui lui avaient été confiés.

 

P. PASQUALE RAFFAELE D'ADDOSIO C.M.
Nato a Presicce ( Lecce) il 19 dicembre 1835
Ordinato sacerdote 29 giugno 1862
Martirizzato a Pechino il 15 agosto 1900

Breve descrizione delle cause del martirio e del modo in cui è avvenuto:

Uomo molto attivo, zelante per la salvezza delle anime e di una solida vita spirituale, era uno dei preti più stimati dal clero di Pechino. Fu molto apprezzato come professore di teologia e come predicatore al popolo.
Il giorno dell'Assunzione del 1900, alle 5 del mattino il Padre D'Addosio celebrò la Santa Messa, poi disse ai cristiani presenti alla celebrazione:" Se qualcuno vuole essere martirizzato mi segua."
Salito su un asino e accompagnato da due cristiani, andò fino alla Chiesa di Nant'ang, sua antica parrocchia dove non avendo trovato che rovine si mise a piangere.
Verso l'una del pomeriggio, mentre andava verso Pe-tang per incontrare il vescovo, s'imbatté con una banda di Boxers che tiravano dei colpi di fucile verso di lui.
A sentire gli spari il suo asino s'imbizzarrì e lo fece cadere a terra, nel frattempo i due cristiani che lo accompagnavano, impauriti se ne fuggirono.
Allora da una bottega vicina uscirono diversi pagani che colpirono il missionario con dei bastoni.
Uno dei soldati avvicinatosi lo minacciava con la baionetta mentre lui li scongiurava chiedendo che avessero pietà di lui e diceva:" Io sono un buon uomo, sono arrivato in Cina da molti anni, non per altri motivi, ma con l'unico motivo di propagare la religione cattolica." E nella speranza di essere risparmiato porgeva loro il suo orologio dicendo: " Quest'orologio è d'oro". Ma i soldati sperando di ricevere la taglia di 50 taels che era stata posta su di lui a chi avrebbe catturato il grande "diavolo", come veniva chiamato, gli legarono i piedi e le mani e lo portarono fino al palazzo Zehang-wang-fou. Dove non si sa cosa gli abbiano fatto. Quello che è certo è che fu massacrato poco dopo.

P. ANTONIO CLAUDIO CHAVANNE C.M.
n. a Saint-Chomond (Loire) il 20 agosto 1862,
m. a Pechino il 26 luglio 1900,
colpito da una palla di fucile forse avvelenata




 

P. NIE' PIETRO C.M.
sacerdote cinese
della Congregazione della Missione